Balsamico tradizionale di Modena
Domenica 23 giugno il 53° Palio incorona ancora una volta il migliore
Domenica 23 giugno, alle 19.30, sul piazzale antistante l’antica Rocca Rangoni a Spilamberto, ritorna puntuale il 53° Palio di San Giovanni: singolar tenzone riservata agli Aceti Balsamici Tradizionali, allevati e curati con passione e amore, nella penombra dei solai delle famiglie residenti nell’area degli antichi domini estensi.
Hanno risposto in tanti all’appello che chiama i cultori del Balsamico a Spilamberto, in Consorteria, per partecipare alla disfida del Palio, dove verrà premiato il miglior campione di Aceto Balsamico Tradizionale.
Sono infatti pervenuti ben 1.516 campioni di purissimo Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, tra loro si cela il campione che riceverà preziosi e prestigiosi riconoscimenti: diploma e Torrione in bronzo di Spilamberto offerto dalla Consorteria, cucchiaio d’oro e medaglia d’oro offerti da Bper Banca, oltre a tante strette di mano di amici e parenti a sottolineare
l’assoluto legame famigliare e territoriale.
I finalisti sono stati selezionati dopo incessanti fasi di esami organolettici, dalle preselezioni accedono ai quarti di finale circa la metà dei partecipanti poi solamente 72 aceti potranno disputare le semifinali, ed infine i primi 12 classificati verranno nuovamente riassaggiati non prima di aver verificato con una visita ispettiva in acetaia che il campione sia coerente con il contenuto della botticella.
L’estremo rigore adottato ha portato all’individuazione dei parametri visivi,
olfattivi e gustativi da parte di 288 amici suddivisi fra Maestri, Assaggiatori ed Allievi arrivando a oltre 16.000 degustazioni effettuate in 30 serate.
Tutto ciò produce una mole di dati che necessitano di essere trascritti, gestiti, organizzati, documentati, archiviati, controllati.
Il rito degli assaggi da quest’anno è stato affiancato da una importante innovazione: tutti i dati sono stati gestiti da un sistema totalmente informatizzato ideato da Aitec e Bitgarden, partner che hanno
saputo interpretare magistralmente (e con pazienza) le richieste e le indicazioni del Gran Maestro Maurizio Fini, il quale non ha mancato di sottolineare che: “È indubbiamente un passaggio epocale per noi, sono rimasto colpito da come questa innovazione sia stata accolta
con favore positivo da parte delle nuove generazioni, ma soprattutto, dalla
generazione più ‘tradizionalista’, non si erano mai viste sul tavolo di assaggio ‘diavolerie’ digitali come un tablet! Tutto questo ha riacceso entusiasmo e maggiore partecipazione facendo convivere la tradizione con la tecnologia”.
“Da un punto di vista squisitamente tecnico – continua Fini – grazie a questo, abbiamo eliminato un fardello di carta non indifferente e siamo orgogliosi, nel nostro piccolo, di contribuire a diminuirne lo spreco! Insomma, la Consorteria 3.0 è diventata 4.0 saldamente ancorata al proprio passato ma nello stesso tempo proiettata nel futuro! Ringrazio vivamente e di cuore tutti coloro che si sono prodigati per la buona riuscita del Palio di San Giovanni, siamo una grande e bellissima squadra accomunata da
una identica passione e ciò fa sempre la differenza!”.
Assistere alla premiazione del Palio è anche un’occasione per visitare la tradizionale Fiera di San Giovanni e il Museo del Balsamico Tradizionale di Spilamberto.
Oltre a celebrare il patrono del paese la manifestazione presenta i prodotti tipici dell’agricoltura, dell’artigianato e dell’industria locale. Varcare la soglia del Museo dell’Aceto Balsamico Tradizionale, collocato nella settecentesca Villa Fabriani nel centro cittadino, significa entrare in una dimensione temporale speciale, scandita dal trascorrere delle stagioni e legata all’invecchiamento dell’aceto secondo una sapienza plurisecolare.
Antiche atmosfere sono ricreate da un allestimento d’impronta scenografica che ricostruisce le diverse fasi di produzione del Balsamico, a partire dal vigneto fino all’acetaia, quest’ultima ambientata nei solai della Villa che in passato ospitavano l’acetaia della famiglia Fabriani. Di straordinario interesse è una batteria di botti risalenti ai primi anni del secolo XIX. Un’apposita sala dell’Assaggio è riservata al personale coinvolgimento del visitatore, a cui viene offerta la possibilità di valutare le componenti olfattive, visive e gustative del Balsamico.
Consorteria
Aceto Balsamico Tradizionale
Ordine del Nocino Modenese
Durante la Fiera attività e degustazioni organizzate dall’Ordine del Nocino Modenese: sarà possibile effettuare visite guidate al Torrione Medievale e degustazioni di Nocino Biologico, ricevere informazioni sulla produzione artigianale del liquore tradizionale modenese. In particolare, lunedì 24 giugno, alle 18.30, nella Corte d’Onore della Rocca Rangoni “Officina del Nocino”, un laboratorio per insegnare i segreti di questo meraviglioso liquore.
Dettagli su www.ordinedelnocinomodenese.it