Alla riscoperta delle leggende di San Giovanni
Nella tradizione, la ricorrenza di San Giovanni, Santo Patrono di Spilamberto, si lega a usanze e riti molto antichi e a saperi femminili di cura e rigenerazione del corpo. Per rievocare questo mondo di leggende e usanze, in Corso Umberto, nel cuore di Spilamberto, sarà realizzato uno speciale allestimento con due isole verdi che rievocano gli spazi campestri e ospitano a dimora due veri alberi di noce. La presenza di questi alberi è particolarmente simbolica per San Giovanni: è infatti nei giorni di questa ricorrenza che le donne andavano a raccogliere le noci finalmente pronte per la realizzazione del nocino, un liquore che costituisce un’eccellenza nella tradizione enogastronomica locale, la cui ricetta originale è custodita dall’Ordine del Nocino Modenese, associazione che ha sede proprio nel Torrione medievale di Spilamberto. A rendere ancor più suggestiva la raccolta delle noci nella notte di San Giovanni è la coincidenza con la “notte delle streghe”, il momento del solstizio d’estate in cui, secondo la narrazione popolare, le streghe si ritrovavano per mettere in pratica le loro arti magiche e realizzare sortilegi.
Attorno alle isole verdi centrali verranno disposte altre isole più piccole con a dimora erbe di stagione. Anche in questo caso, il legame delle erbe con la ricorrenza di San Giovanni è fortissimo: era infatti in preparazione della festa patronale che le donne raccoglievano i fiori selvatici da mettere in acqua e lasciare all’aperto per tutta la notte tra il 23 e il 24 giugno, la notte dalle tenebre più corte dell’anno, in modo da ricevere la “guazza” di San Giovanni, la rugiada dagli effetti benefici che, secondo l’usanza, aggiungeva proprietà curative e rigeneranti all’acqua che veniva utilizzata, la mattina del 24 giugno, per lavare il viso e le braccia in un rito di purificazione. Questa tradizione è ancora molto viva nel nostro paese e sono molte le persone che alla mattina del 24 giugno si sciacquano con l’acqua di San Giovanni. L’allestimento sarà quindi un piccolo giardino capace di trasportarci indietro nel tempo e di rievocare saperi antichi, custoditi da generazioni di spilambertesi. Ai cartelli illustrativi con disegni dell’artista Francesca Cavani saranno affidati il racconto delle leggende e la spiegazione delle proprietà dei fiori all’interno delle isole, tra cui l’iperico – detto anche “erba di San Giovanni” – pianta dai particolari benefici rivitalizzanti, che anche la medicina utilizza per il trattamento di molti disturbi come palpitazioni, fatica cronica ed emicrania.